Sicurezza alimentare a casa: i 5 errori più comuni e come evitarli

La sicurezza alimentare: come applicare le principali regole anche a casa

Sicurezza alimentare. Se sei un operatore alimentare professionista sicuramente questo termine non ti è nuovo. Tuttavia, la sicurezza alimentare non è una prerogativa dei professionisti. Ci occupiamo dell’igiene degli alimenti anche nella nostra cucina, luogo che tutti noi frequentiamo giornalmente?

Anche a casa la sicurezza alimentare non va tralasciata. Una pulizia adeguata di ambienti e utensili, le corrette procedure di conservazione del cibo e l’igiene personale, servono eccome.  Tuttavia, se non siamo professionisti, sono molti gli aspetti che potremmo ignorare o dei quali potremmo sottovalutare la portata.  Vediamo i principali errori che commettiamo in cucina.

1. Pulizia insufficiente delle mani:

Nella sicurezza alimentare, domestica e non, è il primo e più comune degli errori. Le nostre mani letteralmente sono un ricettacolo di germi; di questi, solo il 20% circa è costituito da microrganismi non patogeni che normalmente risiedono sulla nostra cute senza fare danni. Però, è possibile che si sommino virus e batteri presenti sulle sulle superfici che tocchiamo continuamente e senza farci caso. Lavarsi spesso e correttamente le mani anche a casa serve ad annientare la flora batterica transitoria e- per quanto possibile – quella residente. Inoltre se maneggiamo il cibo, meglio togliersi braccialetti e anelli che fanno aumentare i microrganismi sulle mani. La temperatura dell’acqua consigliata è di 37 °C: una temperatura inferiore porta il restringimento dei pori che impediscono la penetrazione dell’antisettico, mentre una superiore potrebbe agevolare il passaggio in superficie di germi che erano in profondità.

2. Guanti e sicurezza alimentare, a cosa fare attenzione:

Pensi che  i guanti ti salveranno automaticamente da problemi igienici?  Sbagliato; è l’igiene personale l’aspetto più importante. Se preferisci ugualmente indossare i guanti, ricordati di cambiarli spesso, soprattutto se lacerati: i fori  potrebbero diventare il varco per la fuoriuscita di possibili contaminazioni.  Inoltre, ricorda: sotto al guanto, la pelle è in un ambiente con condizioni di calore e di umidità perfette per la crescita batterica. Per questo, bisogna igienizzare le mani sia prima di indossare i guanti che una volta sfilati. Questo passaggio è importante: quante volte, dopo avere tolto i guanti, dimentichiamo di lavare bene le mani e continuiamo a toccare cibo e superfici? Questa dimenticanza può generare il trasferimento dei batteri su taglieri e utensili vari.  In ultimo, una precisazione: posto che è sempre meglio un buon lavaggio delle mani  in alcune situazioni  specifiche è meglio mettere i guanti. Quali sono? La manipolazione di cibo crudo ad esempio o nei contesti lavorativi in uni lo stesso operatore compie operazioni miste: manipola cibo e fa le operazioni cassa.

3. Stracci e spugnette, nemici dall’aspetto rassicurante:

Anche gli strumenti per la pulizia rientrano nella sicurezza alimentare. Nella tua cucina giacciono da tempo immemore spugnette e stracci per i piatti nei pressi del lavello? Attenzione a muffe e microrganismi dannosi. Soprattutto nelle attività industriali, spugne e panni di stoffa andrebbero sostituiti con panni di carta da eliminare dopo l’uso. Il consiglio vale anche a casa. Non te la senti di consumare grandi quantità di carta? Non puoi rinunciare alla spugnetta? Sostituiscila il più spesso possibile: è la sua natura di spugna a renderla un alloggiamento perfetto per ospitare al suo interno proliferazioni di batteri. Evita di adoperare la medesima spugnetta per compiere operazioni diverse : una per pulire il piano cottura, un’ altra per asciugare i piatti e cosi via. Infine, sanificale regolarmente, nel microonde o immergendole nel disinfettante.

 

4. Attenzione alla contaminazione crociata:

Ovvero il trasferimento di una contaminazione da un cibo all’altro. Sapevi che nella sicurezza degli alimenti questa è una delle principali cause di intossicazione alimentare. A cosa è dovuta? Scarsa igiene dell’ambiente e/o della persona, ma anche motivi diversi, di cui spesso siamo inconsapevoli:

  • lavandino sporco: sanificate il lavandino dopo ogni lavaggio di utensili o di frutta e verdura.
  • Utilizzare forbici non destinate al cibo per aprire le confezioni di alimenti: attenzione pericolo!
  • Non disinfettare gli ortaggi: lavarli non è sufficiente.
  • Mestoli e posate utilizzate per assaggiare e poi rituffate nella preparazione: non si fa!
  • Taglieri e piani di lavoro non sanificati: oltre alla pulizia frequente, è altamente consigliata la sanificazione regolare. Inoltre, se sono rovinati, vanno sostituiti.

5. Raffreddare il cibo:

In casa il raffreddamento del cibo viene svolto semplicemente lasciando il cibo cotto a temperatura ambiente fino a quando non ci sembra fresco a sufficienza da essere riporto in frigo. Dov’è il problema? Certi batteri resistono alla cottura e crescono con il raffreddamento. Per evitarlo, il cibo deve essere raffreddato il più in fretta possibile. Nelle cucine professionali per questo esistono degli strumenti appositi. È il caso dell’abbattitore, che tuttavia, difficilmente si ha in casa. Alcuni trucchi: per ovviare riporre il cibo in apposite buste protettive – non troppo spesse- per velocizzare il processo o bagni in acqua e ghiaccio del cibo, protetto in contenitori per abbassare le temperature.

Questi erano gli errori più comuni che commettiamo a casa in fatto di sicurezza degli alimenti. Se sei un OSA e hai bisogno di supporto per il piano di autocontrollo e HACCP o devi aggiornare il tuo personale, contattaci per conoscere i nostri servizi e accedere ai nostri corsi di formazione. Ci trovi qui: segreteria@tanitsrl.it. Seguici anche sul nostro canale youtube Tanit Srl Consulenza di impresa per tutti gli aggiornamenti: https://youtu.be/eUMNkaQ9-_c