Calamità: slitta obbligo assicurativo imprese

Il decreto legge 202/2024, confermato dal provvedimento di conversione in vigore dal 25 febbraio 2025, sposta al 31 marzo 2025 l’obbligo per le imprese di stipulare l’assicurazione contro le catastrofi naturali (“CatNat”).

La disposizione è contenuta nel Dl 27 dicembre 2024, n. 202, recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi” entrato in vigore il 28 dicembre 2024. La legge di conversione 21 febbraio 2205, n. 15 ha confermato le disposizioni in materia stabilendo però che per le imprese della pesca e acquacoltura l’obbligo assicurativo parte il 31 dicembre 2025.

Lo slittamento riguarda il termine in precedenza fissato nel 31 dicembre 2024 dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213, che prevede l’obbligo assicurativo per tutte le imprese con sede legale in Italia. Le aziende dovranno stipulare una polizza di assicurazione che copra danni a terreni e fabbricati, impianti e macchinari, nonché ad attrezzature industriali e commerciali che siano causati da sismi, alluvioni, frane, inondazioni e esondazioni. Sono esclusi dall’obbligo assicurativo solo gli imprenditori agricoli.

La mancata stipulazione della polizza non comporta per l’impresa l’applicazione di una sanzione ma essa può risultare penalizzata in sede di assegnazione di contributi, incentivi o agevolazioni pubbliche, anche di quelle stanziate per fare fronte a calamità naturali. Attualmente è al vaglio delle Istituzioni uno schema di regolamento che deve dare attuazione alla misura prevista dalla legge 213/2023.